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Dalla fascia ionica catanzarese, la pesca Merendella

La pesca Merendella: il frutto paradisiaco coltivato solo in Calabria è uno dei frutti più dolci e rinfrescanti dell'estate.

In realtà il titolo non è propriamente corretto visto che da qualche anno anche io ho una pianta di pesca Merendella in terrazzo, a Roma, che produce tra i 10 e i 15 frutti all’anno.

Questa varietà di pesca o percoca detta Merendella cresce principalmente in Calabria: si tratta di una varietà di pesca pregiata, ricca di proprietà nutritive e rinfrescanti, molto dolce, di dimensioni non tanto grossa se paragonata alla pesca propriamente detta. Ha pelle liscia di colore bianco-verde con screziature di rosso, alcuni frutti hanno polpa bianca, altri gialla con nocciolo libero, cioè meno aderente alla polpa.

La maturazione avviene nel periodo estivo; le qualità sono tre e sono denominate: Madonna di giugnoMadonna di luglio e Madonna di agosto. Il nome è legato al periodo di produzione oltre ad avere un colore prevalente diverso. Verde quelle di giugno, rosa quelle di luglio e bianca quelle di agosto.

Alcuni la chiamano “sbergia” in dialetto calabrese, questo frutto inizia proprio ora la maturazione e conclude con la calura agostana. Diffusa nei negozi locali con un costo un pò elevato ma vale la pena mangiarla anche per portare avanti questa coltivazione locale. Storicamente parlando questo frutto è originario della Cina dove se ne hanno notizie fin dal 2000 a.C. e sembra sia stata introdotta nel bacino mediterraneo a seguito delle spedizioni di Alessandro Magno, arrivando sino in Persia, da cui il nome persica. All’inizio la pesca venne coltivata in Grecia e poi arrivò in Italia e venne portata in Messico dagli Spagnoli.

Oltre che mangiate come un normale frutto, possono essere immerse nel vino per accompagnare (o aprire) il pasto, ma anche essere consumate in marmellate e sciroppi, o in ricette agrodolci. L’Università di Reggio ha deciso di studiare la Merendella al fine di sviluppare il comparto. Oggi però anche i vivaisti isolani piantano questa delizia entrando in concorrenza con i Calabresi.

Dovrai andare in Calabria per gustarla. Va anche bene… ti ricordo che il New York Times, nella sezione Travel della sua edizione web, ha inserito la Calabria tra i 52 posti da visitare nel 2017, consacrandola in classifica alla 37a posizione per le sue bellezze paesaggistiche e per la sua straordinaria tradizione enogastronomica. Approfondisci.

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